Intervista a quattro occhi con Giadì formidabile artista

Intervista a quattro occhi con Giadì formidabile artista

Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Giadì, artista poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Vabbè”, pubblichiamo con gratitudine l’intervista a Giadì, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Giadì si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Giadì!

Com’è nata tua la passione per la musica?
Fortunatamente, sono cresciuta in una famiglia, e ho sempre frequentato ambienti, dove la musica è all’ordine del giorno. Modestamente, sono stata educata a dei gusti musicali che non tutte le persone della mia età amano ascoltare, nonostante a me piaccia variare e tenermi sempre aggiornata, anche con i generi che non mi piacciono. Poi col corso del tempo ho approfondito le mie preferenze musicali, che non a caso sono i generi che preferisco in assoluto cantare.

Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è Giadì e il suo personaggio?
Non sempre è così. Dietro Giadì c’è Giadì, una ragazza semplice, molto timida, insicura, ma che appena prende confidenza inizia a parlare a macchinetta, con un unico grande sogno: cantare, e quando lo fa, si estranea completamente dal mondo che la circonda, perché sta facendo quello che le piace. Prediligo la spontaneità.

Come è stato concepito il lavoro “Vabbè”?
Ho partecipato alla finale di un contest dell’Up Music Studio a giugno 2024, e inaspettatamente sono risultata la vincitrice. Questo contest dava la possibilità di realizzare un brano inedito. Ho sempre pensato all’idea di iniziare a scrivere un brano tutto mio, ma sono alle primissime armi e sapevo di aver bisogno di una mano. Sono stata molto in contatto con le parole dell’autore. Mi sono aperta raccontandogli della mia esperienza che volevo trasformare in musica, nella quale anche qualche ascoltatore si sarebbe potuto ritrovare. Mi sembrava l’argomento giusto da poter rappresentare in questo brano, ha fatto male, ho vissuto periodi molto bui, eppure adesso sono qui, la luce si ritroverà sempre.

E com’è nato il suo videoclip?
Devo ringraziare gli autori del videoclip, che ascoltando una sola volta il brano, hanno centrato perfettamente il cuore della canzone. Solitudine, tristezza, rabbia, malinconia, nostalgia, ma anche rassegnazione e quasi un senso di tranquillità. Bravissimi.

Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Al momento questo è il mio primo inedito, e voglio godermi appieno il momento. Poi se son rose, fioriranno. Ovviamente ci ho pensato, ma vado con calma.

In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
La vita è un saliscendi, ed anche la mia ha incrociato momenti bellissimi, e momenti bui. Ho iniziato ad avvicinarmi concretamente alla musica, all’età di 8/9 anni. Ho frequentato il Liceo musicale Santarpino di Scafati, dove ho lavorato con una eccezionale soprano Mariella Bozzaotre, ed un bravissimo musicista Gianfranco Bozzaotre, senza i quali io non sarei qui, perché oltre ad insegnarmi la musica, mi hanno insegnato a vivere, e devo a loro tanto. Sono sempre stata una testa calda, con l’idea di abbandonare il percorso mille volte, ma loro non hanno dubitato di me nemmeno un attimo, con molta pazienza. A gennaio di quest’anno ho cambiato scuola, e mi sono iscritta alla Camp Academy di Napoli, che frequento tutt’ora, e dove ho incontrato Monica Fiorillo, la mia attuale insegnante di canto, nonché una vocal coach strepitosa. Ho partecipato alle selezioni di X-Factor ed Amici del 2024, ed ovviamente sono rimasta delusa per il fatto di non essere stata selezionata, questo tipo di sconfitte mi condizionano molto. Ma quando si chiude una porta, si apre un portone, e questa è stata la mia vittoria con l’Up Music Studio.

Quali sono le tue influenze artistiche?
Non mi ispiro a qualcuno in particolare, mi piacciono molto Fulminacci, Marco Castello, Calcutta, Neffa, Fabio Concato, Stevie Wonder, Laufey, Raye, Corinne Bailey Rae, Billie Eilish, e tanti altri. Come ho già detto, Pino Daniele e Eduardo De Crescenzo, rimangono inevitabilmente i miei preferiti. Mi impegno ad essere il più versatile possibile.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Per il momento ancora nessuna, ma per dirne una, io amerei troppo collaborare con Fulminacci, è un cantautore talentuosissimo.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Mi piacerebbe parlare di argomenti in cui tutti ci si possano ritrovare, e quindi empatizzare con gli ascoltatori.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
A causa della mia timidezza, ho iniziato a presentarmi al pubblico da verso la fine del 2023, con qualche concertino tra i vari paesi vicini al mio. Questi ultimi sono stati diretti da organizzazioni giovanili di questi paesi. Per il resto, sono alle prime armi su tutto, prima pubblicazione, e come già detto, prima vittoria all’Up Music Contest.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Sono molto sincera, non so dire con certezza chi siano i protagonisti più influenti della scena italiana. Sicuramente in questo periodo è molto seguito il rap/trap, che non ritengo siano malissimo, ma non da ascoltare quotidianamente. In merito a questi, cambierei il modo di comunicazione col pubblico attraverso i testi e i temi. Inoltre non mi piace, in generale, il modo di ostentare di certi artisti.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Ultimamente sto ascoltando un sacco “Oscar Winning Tears.” di RAYE, è
fortissimo!

Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa stai lavorando?
Per il momento mi godo l’uscita di questo brano, ma non vedo l’ora di tornare a lavorare con l’Up Music, ho tante cose da dire!

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