Su chi possiamo contare quando, nel corso della vita, attraversiamo un periodo di stallo, confusione, incertezza? Quante e quali, delle persone che abbiamo affianco ogni giorno, sono disposte a donarci ciò che di più prezioso hanno al mondo, il loro tempo, per ascoltarci e supportarci? E soprattutto, chi di loro continuerà a camminare con noi, indipendentemente dagli ostacoli posti lungo il percorso? A questi interrogativi, frutto di una profonda analisi interiore, ha provato a rispondere Wavy, giovane rapper leccese d’adozione catanese classe 1998 nel suo singolo d’esordio, “Momenti no” (Sonos Music Records), un flusso di coscienza, introspezione e stile a cui è impossibile rimanere indifferenti.
Scritto dallo stesso artista e prodotto da Ermanno Corrado, il brano, avvolto da un intreccio sonoro capace di fondere l’emozionalità del pianoforte a suggestivi delay ed attualissimi ritmi trap con sfumature dance anni ‘90, è un’istantanea di rime e flow sugli appigli mancati nelle mareggiate del nostro navigare quotidiano, sui salvagenti emotivi e affettivi a cui vorremmo aggrapparci, anche solo per una breve sosta ristoratrice, in quel mare magnum che è la vita, ma che, puntualmente, ci lasciano alla deriva, in balia di noi stessi e delle nostre difficoltà, inventando scuse o propinandoci inutili frasi di circostanza, come lo stesso Wavy dichiara:
«questo pezzo, nasce in un periodo di profonda confusione, tristezza e tensione. Un arco di tempo della mia vita in cui tutto sembrava avverso e insormontabile. L’ho scritto pensando a quando ci si ritrova in un momento di difficoltà e si ricerca un briciolo di empatia, qualcuno su cui contare, ma, in cambio, si ricevono solamente rifiuti, frasi fatte, le classiche “pacche sulle spalla” che sono più leggere dell’aria e portano a chiudersi, ad isolarsi ulteriormente».
Un distacco volontario da aspettative deluse e speranze disilluse che assidera completamente un animo già privato del suo calore – «il freddo che c ‘è in piazza ha congelato il mio cuore» – che si fa sempre più asettico, anestetizzato a qualsiasi tipo di emozione e sentimento – «non sento più felicità, amarezza o dolore» – e che nelle barre del giovane artista prende forma nella narrazione di una relazione di coppia instabile e a tratti disfunzionale, in cui «una parte guarda avanti» e l’altra, ormai disincantata, si spegne lentamente – «l’altra penso morirà» -.
«Sono un ragazzo che non ha mai chiesto aiuto a nessuno – prosegue Wavy -, ho sempre fatto di tutto per cavarmela da solo. Non ho mai cercato di essere capito, compreso, e nemmeno accettato per quello che sono, perché infondo, chi ci vuole bene, lo fa a prescindere. Chi ci ama, ci induce a migliorarci senza imporlo e ci sta accanto anche se abbiamo dei difetti. Ecco, con il passare del tempo, mi sono accorto che chi pensavo fosse un’ancora di salvezza, non lo era affatto. Nel pezzo parlo di questo, di questo e di quando crediamo di aver finalmente trovato qualcuno che, in mezzo agli altri, ci capisca davvero, ma, alla fine, pare rivelarsi un ennesimo abbaglio».
Un abbaglio diverso dagli altri, la cui luce offusca, disorienta, ma al contempo scalda e rigenera i sensi, e che a causa di tutti quei “Momenti no”, si allontana sempre più, lasciandoci in una situazione di impasse, tra un «non ho voglia di vederti e non so mai se la riavrò» ed un «se quando ti riscrivo non vorrai, io capirò».
«Io sono uno come tanti – conclude l’artista -, che ha problemi come tanti, e faccio parte di quella piccola cerchia che prova a reagire; ecco, “Momenti no” è la mia reazione, la mia replica in musica. Spero che la canzone possa arrivare, che ci si possano ritrovare tutti coloro che hanno vissuto o stanno vivendo una situazione simile. Il messaggio che voglio far passare, è che dobbiamo imparare a rialzarci, contando solo su noi stessi, ma se abbiamo accanto qualcuno che crede in noi, sicuramente sarà più facile rimetterci in piedi da ogni caduta».
Un messaggio forte e chiaro, avvalorato dal videoclip ufficiale che, diretto da Ermanno Corrado di Ermanno Production e presentato in anteprima nazionale su Sky TG24, traspone in immagini l’essenza del testo, rispondendo con il frame finale, nell’abbraccio tra i due giovani, ai quesiti iniziali, perché è se pur vero che ciascuno di noi ha la responsabilità di se stesso e le potenzialità per risolvere ed affrontare dubbi e problemi, è vero anche che, con qualcuno affianco, i “Momenti no” appaiono più leggeri e meno insormontabili.