A tu per tu con CALMO incredibile artista

A tu per tu con CALMO  incredibile artista

Diamo oggi il benvenuto a Luigi Ferrara, pseudonimo di CALMO , artista poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Sincera \\ un colpo in più, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a CALMO , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita, CALMO si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Daniele Franzese, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a CALMO !


Com’è nata tua la passione per la musica?

Non ho memoria di un tempo in cui la mia vita non fosse già in contatto con la musica. I miei mi raccontano di giornate e giornate passate tra cd, piastre di musicassette e walkman quando ancora ero nella culla.
Descrivi “CALMO ” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Calmo è esattamente quello che sono nella vita reale, Luigi. Chi mi conosce sa che tipo di personaggio divento, soprattutto se sono disinibito. Pregi? Sono polistrumentista ed anche poliedrico. Mi occupo di ogni cosa di “calmo”: testi, musica, produzione, missaggio, comunicazione visiva, marketing. Questa cosa si avverte perché il progetto sembra un unicum. Su foto e video c’è mio fratello Vincenzo Ferrara, senza il quale sarei perso. Difetti? Sono troppo preciso e perfezionista. A volte perdo l’attimo.

Come è stato concepito il lavoro Sincera \\ un colpo in più?
Il brano, come tutti i miei brani, parla di me e della fine (particolarmente patita) di un rapporto che avevo qualche anno fa. Senz’altro il verso che più esprime lo stato d’animo che vivevo all’epoca è “ti ho dato tutto, mi hai dato un lutto”. Nonostante il brano parli di una cosa triste, le melodie ed il groove sono estremamente catchy e questo contrasto è per me molto interessante. Nel titolo ho voluto dare rilievo ad entrambi i concetti portanti del brano.

Il lavoro è accompagnato da un video?
Sì! Io e mio fratello volevamo fare qualcosa di diverso. Non ci accontentava fare qualcosa di vintage. Volevamo IL VINTAGE. Siamo partiti alla ricerca di una videocamera VHS degli anni ’80; l’abbiamo trovata e, nonostante fosse del 1985, era perfettamente funzionante. Abbiamo rispolverato vecchi software video dei primi anni 2000. Ci siamo abbuffati di video di matrimoni di fine anni ’80. Assomigliavamo a dei filologi. Poi abbiamo steso il nostro storyboard e ci siamo rimboccati le maniche per realizzarlo. Ci piaceva l’idea di un matrimonio brutto, retrò e dal finale negativo e devo dire che il risultato finale ci inorgoglisce molto. Vedetelo su YouTube e fatemi sapere se mi sbaglio!

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Al momento non ho ancora pubblicato un album. Credo che sia prematuro. Ma sto pensando a creare un EP, e vorrei farlo da zero, quindi questo brano non rientrerebbe.

Cos’è per te l’arte, la musica?
Faccio di tutto affinché la mia musica sia solamente uno sfogo, una liberazione di sentimenti ed emozioni. E, altrettanto, amo l’arte quando ne sono il fruitore e sento queste sensazioni dall’artista. Purtroppo il mondo musicale non si muove sempre in questa direzione, e molto spesso è solo una giocata per puntare al successo.

Quali sono le tue influenze artistiche?
Non ho un unico faro, ma più un insieme di fari tutti diversi e dislocati che puntano in direzioni opposte. I miei ascolti passano dai Radiohead a Frah Quintale, da Mahmood a Prince, passando per Tayler The Creator e Tingsek. Insomma, pop, R&B, musica alternativa, hip hop. Sono molto attento alle nuove leve, cerco di capire dove tira il vento.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Da un annetto circa collaboro con Luca Notaro, un cantautore e bluesman fortissimo. Andiamo insieme live in duo. Tra pochissimo uscirà anche un brano tutto nostro. Inoltre entrambi abbiamo collaborato con Ugo Crepa, rapper spaventoso, con il quale è nato il brano “California-Napoli”, pubblicato ad agosto e quindi con le più basse aspettative, ma che si è rivelato un piccolo successo. Inoltre ho collaborato con Alessio Arena, artista a tutto tondo a metà tra Barcellona e Napoli, e con altri artisti di cui ho curato le produzioni musicali.

E la collaborazione con Daniele Franzese nel lavoro in promozione?
Questo brano fa parte di una serie di brani a cui ho lavorato con lui in studio. Purtroppo, nel mezzo, c’è stata la pandemia che ci ha tenuti lontani. Tutti i brani precedenti a questo li ho prodotti, registrati e mixati a casa, proprio grazie al tempo libero che ho avuto con la pandemia. E ora era arrivato finalmente il momento di pubblicare questo brano. Altri sono ancora in cantiere con lui e sicuramente vedranno la luce presto.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Ribadisco quanto detto prima. Vorrei poter trasmettere sempre delle emozioni. Non è un caso che, in fase di produzione, soprattutto ultimamente, sto prestando molta attenzione a creare il giusto mood, scegliendo suoni precisi e adoperando tecniche adeguate. Inoltre, voglio parlare di me, e voglio che l’ascoltatore avverta una sensazione di verità e mai di costruzione.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho pubblicato una decina di singoli, ognuno ha avuto le sue luci ed ombre, ma sono tutto sommato fiero dei risultati. Con “sincera”, aggiungo il secondo videoclip alla mia carriera musicale. Il primo lo avevo fatto per “resto a galla”, e lo ambientammo tra le acque della costiera amalfitana, tra droni, ancore e non poche difficoltà tecniche; trovate tutto sul mio canale YouTube! Dal vivo, ultimamente suono in duo con Luca Notaro, ma ho avuto un passato come one man band: io sul palco, con mille strumenti attorno e loop machine. Nel 2020 il mio brano “sotto sequestro” è stato ammesso alle audizioni di Musicultura: in pieno lockdown, siamo partiti alla volta di Macerata e abbiamo suonato in band due brani miei. È stata un’esperienza fantastica, arricchita dagli amici musicisti della band che mi hanno fatto godere ogni momento. Ora sto valutando di fare il busker (perché no?) e sto incominciando a guardare al di là del confine campano.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Da qualche anno la scena musicale italiana è migliorata parecchio secondo me. E mi sto riferendo a tutto il filone hip hop \ R&B che sta cacciando fuori veramente cose di valore. Finalmente il pop vecchia scuola, che aveva un po’ rotto le scatole, si è ridotto notevolmente e ha lasciato spazio a nuovi suoni e nuove idee. Quello che mi piacerebbe vedere è una continua evoluzione; ora, invece, già mi sembra che gli artisti più piccoli provino ad essere pallide imitazioni di fenomeni internazionali o nazionali già affermati. Ci vuole un po’ di coraggio in più.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Tutti mi dicono che “non ho voglia” è il brano che sentono più emotivamente forte. E quindi vi consiglio questo!

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Credo che i cambiamenti che il covid ha generato nella mia vita sono discordanti. Da un lato, durante il lockdown ho avuto modo di lavorare di più alla mia musica e di pubblicare ben tre brani. Dall’altro, credo che abbia lasciato una macchia scura sul mio umore. Inoltre, non avere possibilità di pianificare le proprie mosse perché si è in una situazione di instabilità non rende le cose migliori. Ma ci sto lavorando, e penso ci stiamo lavorando un po’ tutti.

Progetti a breve e lungo termine?

Il mio obiettivo è fare solo musica. Piano piano ci sto riuscendo, ma sono ancora occupato in altre cose. A breve termine voglio chiudermi in studio e creare un EP. A lungo termine, probabilmente mi trasferirò e instaurerò nuovi rapporti con persone che neanche immagino. Insomma, sarà un bel viaggio.

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