Andrea Ascolese senza segreti, da ANNALISA ai più interessanti retroscena della sua vasta e inarrestabile carriera

Andrea Ascolese senza segreti, da ANNALISA ai più interessanti retroscena della sua vasta e inarrestabile carriera

Accogliamo calorosamente a Andrea Ascolese, artista poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro ANNALISA, condividiamo con piacere l’intervista a Andrea Ascolese, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Andrea Ascolese si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Red&blue, Max Monti, Paopart, le esperienze, come quelle televisive, da attore, musicali e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Andrea Ascolese!

Com’è nata tua la passione per la musica?
Devo ringraziare mio nonno Ernani. Si chiamava così in omaggio all’opera omonima di Giuseppe Verdi: suo padre Roberto, oltre a fare il sarto, era clarinettista nella banda del paese. Il mio bisnonno Roberto non ha mai voluto far suonare uno strumento a mio nonno che invece si dimostrava molto interessato. Probabilmente perchè aveva paura che mio nonno avrebbe lasciato gli studi di Agraria per fare il musicista.  Gli ha trasmesso comunque la passione per la musica. Nonno Ernani si è rifatto di questo divieto regalandomi un pianoforte all’età di 6 anni, intorno alla metà degli anni ottanta. Mi ha cambiato la vita.
Com’è nato Andrea Ascolese e il suo personaggio, il suo sound?
Andrea Ascolese come sai  nasce come attore ma, sin dai tempi del Dams Musica, parallelamente a questa carriera si è sviluppata negli anni una carriera musicale con tantissimi live in giro per l’Italia.
Come è stato concepito il lavoro ANNALISA?
Annalisa nasce dalla collaborazione col producer e DJ Max Monti che conosco dal mio album d’esordio Ti Porterò. Ero alla ricerca di un suono differente che rispecchiasse quello che sono oggi. Max mi ha spinto allora a continuare a scrivere e cercare nuove strade. Ho lavorato dunque in questi anni ai testi e alle musiche delle nuove canzoni e allo stile senza fretta. Nel frattempo continuavo la mia attività di attore tra Cinema e fiction. Quando mi sono sentito pronto sono partito dalla mia città Bologna e sono andato in Romagna a fargli ascoltare i pezzi nuovi. Ha subito riconosciuto in Annalisa il primo potenziale nuovo singolo del nuovo percorso, ha lavorato alle sonorità e una volta che gli ha dato la veste sonora che cercava mi ha fatto ascoltare: mi ci sono subito riconosciuto. A questo punto sono andato in sala di registrazione e abbiamo terminato il brano aggiungendo le parti di chitarra, delle tastiere che aprissero ancora di più le armonie del brano e naturalmente la voce. Importante in studio anche il lavoro svolto con Steve Scrigno Dionigi , collaboratore di Max, che ha curato Mix e Mastering.
E com’è nato il suo videoclip?
Il video nasce da una mia idea e dal confronto col regista Igor Maltagliati che mi aveva diretto nel film Tutto Liscio con Maria Grazia Cucinotta, Ivano Marescotti e Piero Maggiò. Ho lavorato per diversi mesi a questa idea. Ho proposto al videomaker Paopart di lavorare assieme e lui ha accettato. Con lui abbiamo sviluppato l’idea anche visivamente. E’ stato effettuato un casting per trovare Annalisa al quale hanno partecipato (inviando un provino online)  384 ragazze tra ballerine e attrici professioniste: ho scelto la danzatrice Eleonora Guerrieri della Compagnia internazionale Kataklò Athletic Dance Theatre. Avevo le idee molto chiare sin da subito sul terrazzo dove volevo ambientare la storia che accompagnasse la musica. Ho scelto la troupe e abbiamo girato. Il videomaker ha avuto la sensibilità di capire cosa volevo e la fluidità dei movimenti di macchina e della danza di Annalisa sono rese in modo efficaci anche nel suo lavoro di montaggio delle scene. Un video che suona insomma.

https://www.youtube.com/watch?v=4NfPHEp6zo8

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Ho scritto tanto in questi anni e abbiamo diverso materiale. Posso sicuramente dirti in anteprima che Annalisa è l’inizio di un nuovo progetto che culminerà con il lancio di un Ep in autunno.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Nell’ordine: A ostacoli. In salita. In discesa. Curioso. Intraprendente. Sorprendente. Divertente.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Vengo da ascolti musicali più disparati. Da bambino mia mamma mi faceva ascoltare Lucio Dalla e Battisti, mio padre Pino Daniele e gli Inxs e i miei cugini più grandi Bill Withers. Da adolescente adoravo Michael Jackson, All’Università essendomi laureato in civiltà musicale afro americana la scoperta del be bop, il rap , il funk. Beh non che io faccia musica soul ma in un certo senso quello che scrivo deve venire dall’anima. A volte scrivo con il cuore, altre volte con la pancia, altre con la testa. Ma l’anima è il comune denominatore. A volte il vestito della canzone è più rock come nel primo disco, altre volte assumere sonorità più elettroniche come succede con Annalisa e questo nuovo progetto. Ovviamente quello che faccio al momento ha un approccio Pop.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Quelle attuali te le sto descrivendo e sono importantissime. Quelle che mi hanno lasciato il segno negli anni: a 20 anni ho collaborato a Bologna alla scrittura e all’incisione di alcune canzoni per una compilation  destinata al mercato internazionale con Mimmo Turone, membro della band storica di Paolo Conte. Più avanti è stato sicuramente fondamentale l’incontro a Roma e la  collaborazione con Marco Rovinelli, una dei batteristi italiani più completi che suona in ambito pop\rock da Samuele Bersani a Riccardo Sinigallia, oltre che in ambito Jazz\ World. Marco ha intuito che dietro l’attore Andrea c’era anche il cantautore e mi ha dato dei consigli preziosi per sviluppare stilisticamente le mie canzoni a livello di struttura, oltre che insegnarmi diverse cose sull’approccio vocale da tenere in Studio di registrazione. Mi ha inoltre messo in contatto col chitarrista Attilio Costa, col quale ho intrapreso una intensa attività live nei club italiani e nei teatri. Reputo inoltre importante la collaborazione con il pianista Alessandro Gwiss degli Aires Tango e il bassista Toto Ielasi confluita nel mio Primo Album sempre assieme a Rovinelli e Costa che me li hanno presentati. Importante nell’oggi la collaborazione col percussionista Max D’ Adda che mi accompagna nei live streaming Radio\ Tv nella Promo di Annalisa, in attesa di tornare presto anche ai concerti dal vivo in sicurezza.
E la collaborazione/i con Red&blue, Max Monti, Paopart nel lavoro in promozione?
Del mio producer Max Monti e del videomaker del videoclip di Annalisa Paopart te ne ho parlato nelle risposte alle  domande precedenti. Riguardo gli altri importantissimi pezzi che compongono il team di lavoro : Conosco Marco Stanzani di Red&Blue dai tempi del film che feci con Cesare Cremonini e Martina Stella nel 2002. Marco mi ha conosciuto prima come attore. Negli anni è venuto a conoscenza del mio essere cantautore e gli ho fatto ascoltare una serie di canzoni che gentilmente aveva sempre il riguardo e l’accortezza di ascoltare prontamente, dandomi preziosi consigli. Aveva in particolare ascoltato anche il mio precedente singolo Selfie, ma per accordi che avevo preso in precedenza non è stato possibile lavorare assieme su quel progetto. Con Annalisa e nel 2021 si è finalmente concretizzata l’opportunità di collaborare con lui e tutto il team della Red&Blue: questo mi rende molto felice perchè come sai se la Red&Blue lavora sul tuo singolo vuol dire che ci crede e che il brano ha della chance di diffusione e margini di crescita. In più sto collaborando sul brano con il distributore Wondermark, il team di Materiali Musicali, il management teatrale Progetti Dadaumpa. Tutti i citati a partire dalla Red&Blue sono persone che amano profondamente la musica e lo spettacolo in generale e lavorano senza sosta con la forza della passione. Questa è una cosa fondamentale per un cantautore, o meglio un cantattore e non è una cosa per niente scontata. In questo momento in totale stanno lavorando almeno 15 persone sul mio progetto. Una squadra che ovviamente intendo confermare per il proseguo del progetto.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Un caleidoscopio di emozioni.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi come quelle televisive, attore, musicali?
Riguardo i live ce ne sono tantissimi, i primi due che mi vengono in mente: 1) ho avuto il piacere di suonare le mie canzoni ai giardini della filarmonica romana nel Festival I Solisti del Teatro e di suonare un gran coda accompagnato dalla band con Marco Rovinelli e Attilio Costa in Prima Linea; 2) l’abbraccio della mia città quando ho suonato da solo  e davanti un fiume di persone Ti Porterò e la Rete. La gente canta il ritornello di Ti porterò. Finisco e tocca e me  presentare Luca Carboni, un altro mio idolo dell’adolescenza, alla Festa della Cirenaica. Scendo dal palco lui mi da un cinque, mi fa i complimenti e sale sul palco.
La carriere di attore è ventennale difficile riassumerla in poche parole, ho preso parte a più di 20 produzioni spesso in ruoli coprotagonistici o comunque significativi. Tanti i registi e gli attori con cui ho collaborato. Sicuramente  l’incontro professionale con Gigi Proietti è quello che mi ha segnato e insegnato sull’approccio alla professione dell’attore.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Credo che ci sia molto fermento e tanti artisti di talento. Vuoi i nomi? Te ne dico uno per tutti che ho scoperto da poco: Venerus.
Darei spazio più ai valent(i) e meno ai talent (show).
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Così come la nuova Annalisa parla anche di Bologna, tra le vecchie consiglio Via Cipro 63 che parla del mio periodo romano: Roma infatti è la città dove ho passato più tempo dopo Bologna.
Una canzone alla quale sono molto legato è l’inedito Sorprendimi che fa parte della colonna sonora del documentario Come i Pesci Rossi sul divano diretto da Cristina Puccinelli che trovate on line sul sito del Corriere della Sera, potrete ascoltarla a breve in versione integrale nel trailer del mio nuovo spettacolo Poesie Remix di prossima uscita.

https://www.youtube.com/watch?v=hC8GWJIGZBM


Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
E’ innegabile che la nostra vita sia cambiata. Ma sono una persona piena di idee e progetti. Questo mi fa sempre guardare al futuro con speranza e fiducia. Anche perchè ho una figlia di 6 anni e non potrebbe essere altrimenti. Mi ritengo molto fortunato perchè muovendomi tra Televisione , Cinema, Musica, Teatro e scrittura riesco sempre a lavorare. Ma il lavoro non viene mai da solo. Come si vede dal mio percorso  il lavoro non piove dal cielo, ma è frutto di anni di studio, incontri, sogni che si sono concretizzati con la pratica, il sudore e anche tanto divertimento. Perchè il nostro resta sempre un lavoro meraviglioso.
Ritengo inoltre che con i protocolli adeguati sia giusto riaprire i club, i teatri, le sale da concerto, i Cinema, che a differenza di altri settori hanno pagato un prezzo troppo alto dalle chiusure. E le manifestazioni composte di  questi giorni dimostrano il valore della categoria degli artisti e dei tecnici dello spettacolo.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Come musicista da qui all’estate sono impegnato con la Promozione del nuovo singolo che è partito molto bene e mi auguro raggiunga un pubblico sempre più ampio. Siamo già al lavoro per la realizzazione per il nuovo Ep che uscirà in autunno. In autunno voglio sicuramente presentare anche in tour dal vivo le mie nuove canzoni.
Come attore ho lavorato recentemente coi registi Manetti Bros, altra collaborazione di cui vado fiero, e mi vedrete in una puntata della fiction Rai L’Ispettore Coliandro 8, posso anticipare solo che sarà una sorpresa . A giugno inoltre  partirà il tour del mio spettacolo tra musica e poesia che si chiama appunto Poesie remix , tratto dal mio primo libro edito da I Quaderni del Battello Ebbro e distribuito da Progetti Dadaumpa.

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