Intervista a Ian Luis

Intervista a Ian Luis

Tratto da “Generale Paranoia”, il brano “Asintomatico Credente” rappresenta il nuovo successo de cantautore Ian Luis, al secolo Sebastiano Inturri. Dalla Sicilia con le sue canzoni ricche di esperienze di vita, il cantautore ventisettenne ci offre un brano dietro l’altro in questi ultimi mesi. Come leggiamo, in questa generosa e cordiale intervista che ci ha concesso, il nostro Ian Luis si racconta con schiettezza, sincerità. Senza filtri, insomma, per un artista che ama raccontare la veracità delle emozioni e della vita.

 

Com’è nata la passione per la musica?

È iniziato tutto per puro caso nella splendida classe della 4°A del Liceo Artistico di Noto, dopo aver perso 2 anni di liceo a causa dei miei “frastuoni della testa”. Successivamente, durante il primo anno di Università, il destino volle che io mi ritrovassi in casa con un mio caro amico d’infanzia che nel frattempo era diventato un bravissimo chitarrista, lui mi diede coraggio e mi incitò a prendere lezioni di canto. Dopo qualche anno, mi resi conto che non mi entusiasmava più cantare cover di altri artisti e mi venne quell’irrefrenabile voglia di creare qualcosa di mio. Mi resi conto che creare canzoni era il gioco più bello del mondo. È così che è iniziato tutto.

 

Come è stato concepito il singolo “Asintomatico credente”?

Asintomatico Credente è la personificazione del riflesso umano dei giorni d’oggi. Rappresenta tutta quella gente che vuole realizzare i propri sogni, rimediare ai propri errori, che dice ‘’questa è l’ultima sigaretta, giuro!’’ che cerca quindi di autoconvincersi di un qualcosa che sa già che non farà. Questo progetto nasce come esperimento, volevo creare qualcosa di diverso, provocatorio ma allo stesso tempo piacevole e coinvolgente. Per quanto riguardo il titolo del brano, presi ispirazione dalla battuta di un ragazzo ubriaco fradicio che se la prendeva con il mondo e con tutte quelle persone che con le parole costruiscono castelli ma con i fatti solo pezzi di carta.

 

E com’è nato il suo videoclip?

Il videoclip ufficiale di “Asintomatico Credente”, diretto da Graziano Piazza, prevede una sequenza di immagini che procede per allegorie: l’automobile rappresenta l’omologazione cui spesso si aderisce a livello mediatico; i riflettori si fanno metafore per il diffuso fenomeno delle fake news; il divano è l’emblema della vita sedentaria di chi si è ormai arreso ad una routine sempre uguale a se stessa; infine, la scena della corsa vuole essere il cuore pulsante del brano, l’invito all’azione e al cambiamento.

 

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

“Asintomatico Credente“ è il singolo di lancio del mio primo EP ”GENERALE PARANOIA”. Quest’ultimo è un lavoro discografico composto da cinque tracce, ognuna delle quali è legata ad un periodo significativo della mia vita, dallo strappo cantato in “Linee di colore” alla mia rinascita celebrata in “Gioia su Tela”. Il concept è arricchito da una consapevolezza costruita sulla mia pelle e sfruttata per uscire dalla mia “prigione dalle sbarre trasparenti”. L’apice della rivoluzione umana ed artistica viene raggiunta dalla creazione del pezzo “Asintomatico Credente” intriso di una voglia smisurata di cambiamento e di rivoluzione. Questo EP è la visione della mia paranoia che risulta essere sempre incentrata su una figura femminile che mi distrugge ma allo stesso tempo mi aiuta ad incollare quei cocci rotti che da solo non riesco ad assemblare

 

Quali sono le influenze artistiche?

Sono cresciuto a colpi di Guns N’ Roses, scoperto per caso a 6 anni mentre frugavo tra i CD di mio zio materno ‘’Metallaro‘’ affascinato dalle copertine alquanto strane.

Ho sempre avuto un debole per il rock come per gli Oasis, ACDC, Aerosmith ecc.

Andando avanti la mia curiosità mi ha spinto ad ascoltare e ad amare il Metal e soprattutto ad essere puramente affascinato dalla figura di un grande innovatore ‘’Marilyn Manson‘’.

I gruppi che hanno segnato tutta la mia adolescenza sono: Linkin Park, REDHOTCHILIPEPPERS, MUSE e, soprattutto, The Verve.

Oggi gli artisti in cui mi riconosco sono: Cremonini, Jovanotti, Gazzè, Brunori Sas e sono anche molto affascinato dai Coma Cose, credo che siano degli innovatori di linguaggio come pochi negli ultimi decenni.

Per quanto riguarda i miei idoli assoluti: Elton John e Marvin Gaye

 

Quali sono le collaborazioni musicali?

Ho avuto delle collaborazioni musicali nel mio ultimo singolo.

Ad esempio in Asintomatico credente mi sono avvalso della produzione di F. Lippelli, in collaborazione con M. Andrigo, R. Trapasso, D. Zanotti Duotone Studio e A. De Bernardi Eleven Mastering.

 

 

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?

Voglio far sì che la mia musica sia il collante emozionale che possa riaccendere i sentimenti ormai meccanici e offuscati della gente, dargli speranza che credo sia la fiamma più eterna che ognuno di noi possegga.

 

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?

Posso dire che non è stato facile, soprattutto per quanto riguarda le restrizioni per i viaggi e per i contatti umani. Fortunatamente sono riuscito giusto in tempo a volare a Milano per registrare i brani del mio Disco.

Tuttavia, ho approfittato di questo periodo di chiusura e di solitudine per scavare dentro di me e tirar fuori tutto ciò che non riuscivo a vedere e ad ascoltare, confuso e offuscato dal chiasso del mondo.

 

Quali sono i programmi futuri?

I miei programmi futuri sono di riuscire ad allargare i miei orizzonti, far conoscere la mia musica a più gente possibile. Vorrei riuscire anche a trovare un’etichetta discografica che investa sui miei progetti, poi ovviamente vorrei anche provare Sanremo e tutti i festival musicali possibili ed immaginabili.

 

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