Max Nardari si racconta: regista, cantautore e compositore statuario

Max Nardari si racconta: regista, cantautore e compositore statuario

Diamo oggi il benvenuto a Max Nardari, artista poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro I need you, pubblichiamo con interesse l’intervista a Max Nardari, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Max Nardari si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Max Nardari!


Com’è nata la passione per la musica? 

 

Durante gli anni dell’Università a Bologna ho iniziato a suonare il pianoforte e a scrivere le mie prime canzoni. Dopo il DAMS mi sono trasferito due anni a Londra per studiare solo musica, specializzandomi in canto, chitarra e pianoforte e così, approdato a Roma ero già un po’ preparato. Nel giro di un anno mi sono ritrovato a suonare in vari pub della scena underground romana, come il famoso Locale, insieme a giovanissimi che sarebbero diventati grandi nomi, come Simone Cristicchi, Marina Rei, Fabrizio Moro , Alex Britti, Niccolò Fabi e Max Gazzè. Poi l’amore anche per la regia mi ha portato anche a realizzare molti videoclip, come quello che ho realizzato per Fabrizio Moro nel 2004.


Com’è nato MAX NARDARI e il suo personaggio, il suo sound? 

 

Ora che Max Nardari non è solo regista ma anche performer, è rinato. La musica è stata terapeutica per me in un momento di stallo con progetti di cinema che non decollavano. In questi tre anni sono riuscito a fare miracoli, ricominciando a rimettermi in gioco e a studiare soprattutto computer music. Ho frequentato una scuola fighissima di Roma, Cento per Cento Musica di Virginio e Luisa Galizia, che mi è servita molto per riprendere a studiare pianoforte, computer music e soprattutto canto, dopo anni dedicati quasi esclusivamente alla regia. E’ così che curo personalmente anche i miei arrangiamenti. Ho capito che il sound più adatto al mio primo album doveva essere con un richiamo alla pop dance degli anni 80, 90 che tra l’altro ora sono tornati molto di moda. Di conseguenza quasi tutte le tracce dell’album saranno cantate in inglese. Gli arrangiamenti dance sono stati curati da Francesco Arpino, bravissimo cantautore e producer musicale che ha capito da subito quali sarebbero state le sonorità più adatte al mio progetto e con cui sto ultimando l’intero album in uscita il prossimo autunno.

Come è stato concepito il lavoro I NEED YOU? 

 

Il brano l’ho composto con il pianoforte, tra l’altro potete ascoltare su youtube e spotify anche la traccia originale pianoforte e voce che è molto bella Link yotube: https://youtu.be/rZhGbJS2RgM.. Il testo del brano ripete nel ritornello: “ho bisogno di te, la luce nei tuoi occhi e’ cosi brillante, ho bisogno di te, mi sono perso, non so dove andare, non lasciarmi solo!”. Sembra una canzone d’amore rivolta ad una persona ma in realtà è un inno d’amore al cinema che, da troppo tempo, è rimasto chiuso a causa del Covid, un cinema che ha bisogno di rinascere e di farci sognare. Per me come regista il cinema è magico e rimarrà sempre la principale fonte di fruizione di un film e nessuna piattaforma potrà mai sostituirlo.


E com’è nato il suo videoclip? 

Il videoclip, che ho realizzato con la mia casa di produzione Reset Production (http://www.resetmedia.it) in collaborazione con la Cool design di Terni si avvale di un team di grandi professionisti, tra cui Emiliano Leone, uno dei massimi esperti di VFX in Italia. Il video l’ho concepito per omaggiare il grande cinema, soprattutto del passato, in particolare quello fantascientifico dagli anni ‘80 fino agli al 2010, ripercorrendo film memorabili come Blade Runner, Minority Report, Matrix e Gravity.  Io stesso, nelle vesti del Capitano Anderton del film Minority Report osservo, proprio come un regista, su uno schermo virtuale i grandi divi americani.

Per completare l’opera mi sono avvalso di un team di ballerini fortissimi del Centro Danza Seil, secondi al mondo di hip hop e della coreografa Eleonora Bordi. Per il look mi ha seguito Renata Ercoli, famosa stylist di tanti cantanti di Sanremo, con cui lavoro da anni in molti miei progetti.

VIDEOCLIP: https://youtu.be/GajHdKChCC8


E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà? 

 

L’album si intitola “Nothing to lose” perché in questo momento post Covid sento fortemente che non ho “niente da perdere” a cimentarmi in differenti campi artistici. Fino a poco tempo fa mi spaventava l’idea di tornare a cantare perché, nell’immaginario collettivo, il regista ha un suo ruolo specifico in cui deve stare dietro la macchina da presa e non davanti. Poi, pian piano, è emersa sempre di più la mia naturale predisposizione ad essere anche un front man. Mi ha aiutato molto ad “uscire dall’ombra” anche la prestigiosa esperienza da conduttore e direttore artistico in vari festival di cinema in cui ho avuto l’occasione anche di cantare e ballare, riscuotendo un ottimo feedback dal pubblico. Il mio album sarà molto pop dance anche se contiene anche due tracce più melodiche. Abbiamo tutti voglia di tornare a ballare e ascoltando il mio disco sarà inevitabile

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi? 

 

Direi senz’altro inusuale, con salite e discese, impennate e virate improvvise. L’esperienza maturata in oltre 20 anni di cinema e musica mi ha portato a scegliere di essere sempre più producer. C’è da dire che l’autonomia ha anche un prezzo da pagare, in quanto è più difficile fare grandi numeri non avendo delle major alle spalle. Ormai la mia è una scelta di vita, anche perché negli anni ho perso molto tempo dietro produttori di cinema o discografici che non portavano a termine nulla di quello che dicevano. Mi sono rimboccato così le maniche e oggi posso dire con orgoglio che le più grandi soddisfazioni nella mia vita le ho avute nei progetti che ho realizzato autonomamente, con il cuore e tanta determinazione. Ne è un esempio il mio film La mia famiglia a soqquadro (http://www.resetmedia.it/la-mia-famiglia-a-soqquadro/)con protagonisti Bianca Nappi, Elisabetta Pellini, Marco Cocci ed Eleonora Giorgi, che potete vedere da qualche mese su Amazon prime e tanti cortometraggi sociali che sono stati trasmessi sia su RAI 1 che sulla piattaforma di Rai Cinema Channel (

Durante l’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia per esempio ho avuto l’onore di presentare il mio precedente singolo con videoclip annesso (https://youtu.be/XTyopGbmywo) . Si tratta di “Fragile”, un brano che ho composto in piena pandemia e che analizza il dolore di questo periodo storico a seguito del Covid per focalizzarsi sulla speranza, dando un messaggio ecologico: la nostra madre terra ha bisogno di respirare, noi tutti abbiamo bisogno di ossigeno e di imparare ad aver maggior rispetto per noi stessi, per gli altri e verso questo pianeta che ci ospita e ci invita a vivere secondo natura. 

Quali sono le influenze artistiche? 

 

La mia musa ispiratrice, avendo vissuto la gioventù musicale degli anni pop ‘80/’90, è sempre stata Madonna. Ma non è l’unica. Con lei ci sono anche George Michael, i Depeche Mode, i Culture club gli Eiffel 65.


Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica? 

 

Il mio disco parla di amore, di amicizia, di tematiche sociali attuali, di voglia di evasione visto il momento storico che stiamo vivendo, inoltre ho scelto la varietà anche nel linguaggio poiché canterò in inglese, spagnolo e italiano ovviamente.


Parliamo delle pregiate esperienze di compositore musicale?

 

Ho scritto per Raf il brano Ouch che da il titolo all’album ventennale del cantautore. Inoltre ho scritto un brano per Simonetta Spiri, ho collaborato con Chiara Iezzi (Paola & Chiara), con Arianna  Bergamaschi, ho scritto anche un brano cantato da Michela Andreozzi in un mio cortometraggio di successo. Ho scritto inoltre brani per tanti altri artisti minori, anche stranieri, infine ho scritto musiche per i miei film, in particolare il brano la Ragnatela che fa parte della colonna sonora del mio film italo-russo dal titolo Di tutti i colori, con Giancarlo Giannini , Alessandro Borghi, Nino Frassica e tanti altri bei nomi. (http://www.resetmedia.it/di-tutti-i-colori/)

 


Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare? 

 

Assolutamente “Fragile” ,di cui vi invito anche a guardare il videoclip che è veramente spettacolare. Ha già avuto un battesimo importante, in quanto è stato presentato all’ultimo Festival di Venezia. Il video, tutto in animazione, racconta di un uomo che utilizza la propria fragilità come risorsa, anche se in realtà il vero protagonista è il mondo, devastato dai nostri egoismi, che l’hanno portato alla sua distruzione. Nel video ho voluto raccontare un pianeta che si rivolge agli uomini, invitandoli a risvegliarsi, ripartendo proprio dalle loro fragilità. 

VIDEOCLIP FRAGILE: https://youtu.be/XTyopGbmywo


Quali sono i programmi futuri?

Tanti progetti, anche troppi. Tre sono già realizzati: dopo I need you uscirà sia il film ad episodi dal titolo Diversamente , in esclusiva su Amazon prime, sia la relativa colonna sonora su tutti gli stores digitali. Poi a maggio uscirà il mio primo libro “Meglio fare cento cose bene che una male”, di cui accennavo prima, ed infine a giugno il mio nuovo singolo dance, con relativo videoclip, dal titolo Tonight. A breve dovremo girare anche  un cortometraggio divertentissimo sul mondo dei followers dal titolo Ritorno al presente, con Daniela Poggi, Massimo D’Apporto e Martina Stella e spero in autunno di iniziare le riprese del mio nuovo film dal titolo Amici per caso, una commedia sullo stile francese.

Se vi fa piacere seguite il mio profilo Instagram ( https://www.instagram.com/maxnardari/) e iscrivetevi sul mio canale  youtube (https://www.youtube.com/maxnardariofficial).

Il mio sito personale è : https://www.maxnardari.com/it/

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