Diamo oggi il benvenuto a Morea, artista poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Crudele, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Morea, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, Morea si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Morea!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata da quando sono venuta al mondo, non ho ricordi senza canto o senza musica, sin da piccola ho sempre guardato musical, o serie tv in cui in primo piano c’era il canto il ballo e la musica.
Com’è nato “Morea” e il suo personaggio, il suo sound?
Il mio nome d’arte Morea viene dall’unione del mio nome e cognome Anna Morelli, il personaggio è nato molto spontaneamente , volevo un nome semplice, che le persone potessero ricordare facilmente ma nello stesso momento originale e così è nata Morea, per cercare e trovare il mio sound ho ascoltato tanto i vari artisti, sono una che ascolta tanta musica sia italiana che internazionale, e ho deciso di lanciarmi sul pop rock che è un genere che sento più mio però cercando di contaminarlo anche con caratteristiche di altri generi come la trap.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di Crudele?
Per quanto riguarda crudele é nato prima il testo, ero molto consapevole di quello che volevo e che avevo bisogno di scrivere, dopo é arrivata la melodia, forte come le parole.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Credo che il video che è stato realizzato su questa canzone rappresenti a pieno il testo la musica e il messaggio, quindi in questo caso l’immagine vale quanto le parole!
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
Sarà contenuto in un album
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
I percorsi artistici sono un viaggio continuo, fatto di salite improvvise e discese impreviste , in cui le peripezie non sono altro che tappe necessarie per l’evoluzione creativa. Ogni artista affronta momenti di euforia, quando la creatività sembra scorrere senza sforzo, e momenti di crisi, dove tutto sembra bloccato, soffocato dalla mancanza d’ispirazione. La salita rappresenta la lotta, il sacrificio, il lavoro oscuro, fatto di tentativi falliti e sperimentazioni audaci. La discesa, invece, può essere vista come quella fase in cui si raccoglie ciò che si è seminato, quando il talento e il duro lavoro vengono riconosciuti. Spesso, l’artista si muove tra ostacoli personali, come il dubbio, la paura di non essere compreso, e pressioni esterne, come le aspettative del pubblico o le dinamiche del mercato. Ci sono scelte difficili, come decidere se seguire il proprio istinto o piegarsi a compromessi. A volte si incontra un mentore, altre volte si rimane soli. Si lotta con la propria identità, con la necessità di trovare una voce autentica, e talvolta si è costretti a distruggere per ricostruire.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Le mie influenze artistiche sono sia italiane come i Maneskin, Angelina mango, ma anche internazionali come Beyoncé, Ariana Grande, Rihanna.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho iniziato una collaborazione con Rokamusic nel 2020, da quel momento é iniziata la creazione di Morea
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Vorrei trasmettere sincerità, emotività, forza, grinta!
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho iniziato a fare concorsi sin da quando ero piccola, man mano che andavo avanti non riuscivo mai ad averne abbastanza di quell’emozione e di quella grinta che arrivavano e arrivano tutt’ora prima di salire sul palco. Questo accumulo di esperienze mi ha portato ad aprire il gran gala di Natale nelle tenute di Albano Carrisi con la sua presenza, a vincere il premio Katia ricciarelli consegnato dalla medesima, sono arrivata nel 2023 finalista al tour musi fest, sempre nel 2023 tra gli ultimi 30 semifinalisti di Castrocaro.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
La scena musicale italiana è estremamente variegata e ricca di talento, con radici profonde nella tradizione, ma anche con una forte spinta verso l’innovazione. È molto viva, dinamica e pronta ad abbracciare il nuovo e ad evolversi , l’unica cosa che cambierei forse é il dare possibilità a tutti di portare la propria musica in alto così per dare possibilità ai sogni.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Nel 2022 é uscita la cover di “E la luna bussó” di Loredana berte, rivisitata da me e dallo staff Roka in cui ho scritto una barra rappata, e vi consigli di andarla ad ascoltare.
Progetti a breve e lungo termine?
Prossimamente uscirà un’altro mio inedito a cui stiamo lavorando , ed altre cover riarrangiate in cui ho cercato di aggiungere sempre qualcosa di mio attraverso la scrittura di Barre.