Quattro chiacchiere col talento puro di Njka

Quattro chiacchiere col talento puro di Njka

Straordinaria e interessante intervista oggi a Njka, artista poliedrica che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Yena, condividiamo con felicità l’intervista a Njka, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Njka si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Njka!

Com’è nata tua la passione per la musica?

Credo sia una passione nata e cresciuta insieme a me. I miei genitori sono sempre stati appassionati di musica quindi credo abbiano saputo darmi gli stimoli giusti fin da bambina. Con il passare del tempo ho cominciato a sviluppare i miei gusti musicali, indirizzando anche i miei studi verso essi.

Com’è nato “Njka” e il suo personaggio, il suo sound?

“Njka” (nica), significa “piccola” e fa riferimento ad un nomignolo con cui mi chiamavano affettuosamente i miei familiari durante i miei primi anni di vita.  Nasconde dietro di sé, però, una realtà più  profonda. Si riferisce anche ad una fase della mia crescita in cui mi prendevano in giro a causa della mia altezza. Ho sempre cercato di trarre del buono da ogni situazione, nasce così Njka, che rappresenta anche il modo in cui ho imparato a gestire la vita. 

A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per Yena?

Si, è nata in modo molto spontaneo. Stavo vivendo un periodo abbastanza complicato ed è semplicemente comparsa nella mia mente, poi ho costruito tutto intorno all’idea iniziale.

Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?

Credo sia ancora un po presto per dirlo perché non ho ancora nessuna incisione in programma…probabilmente si.

Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!

Ho preso le mie prime lezioni di canto all’età di 9 anni,affiancate ai primi studi del pianoforte, sul quale in un primo momento ho deciso di concentrarmi maggiormente e grazie al quale ho preso la decisione di iscrivermi al Liceo Musicale, dove mi sono diplomata nel 2023. Ho frequentato il piccolo coro del teatro A.Rendano per diversi anni,che mi ha dato l’opportunità di crescere e di fare tantissime esperienze formative fantastiche ma,ho in seguito deciso di concentrarmi sulla mia carriera solistica, sulla scrittura e sulla ricerca di qualcosa che mi rappresentasse a pieno. Ho avuto l’opportunità di prendere delle lezioni da artisti locali conosciuti, che mi hanno affiancata e sostenuta anche per la scelta di continuare gli studi in conservatorio,dove sono attualmente iscritta in canto pop/rock. Tra le mie ultime esperienze formative c’è quella riguardante la celebre accademia di Mogol, che sto frequentando e che mi sta dando tanti spunti per lavorare su me stessa e sul mio percorso artistico, nonché la possibilità di conoscere tante persone e artisti meravigliosi. Nel mio piccolo cerco di farmi conoscere e far conoscere la mia musica anche cantando in giro nei locali della mia città, partecipando ad eventi, manifestazioni o campagne di sensibilizzazione. Non sempre va come vorrei, la strada della musica è abbastanza tortuosa ma spero di riuscire, anche se in minima parte, nella realizzazione del mio sogno.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Per quanto riguarda gli artisti, sono letteralmente  cresciuta con Rihanna e la sua musica. I miei ascolti invece sono molto vari e disconnessi tra di loro. Mi piacciono molto il pop, il jazz ma anche il reggae,la musica brasiliana, l’hip hop, l’R&B… credo che tutti mi influenzino in qualche modo, anche inconsciamente. 

 Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Vorrei trasmettere le emozioni che vivo nella vita, pezzi di verità, che siano positivi o negativi. Mi piacerebbe che qualcuno si ritrovasse nelle mie parole. Fino ad ora ho sempre scritto per necessità, per sfogo o perché avevo realmente qualcosa da dire, non tanto per farlo. 

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

“Yena” è stata la mia prima pubblicazione e sono molto contenta che sia stata proprio lei la prescelta. È un brano su cui ho lavorato molto e del quale mi ritengo soddisfatta. Live e concerti solo in ambito regionale ma spero di poter fare sempre di più mentre, per quanto riguarda i concorsi, ho preso parte ad alcuni ma non sempre sono andati come speravo; in ogni caso bellissime esperienze.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

La scena italiana secondo me non è male…  il mondo è cambiato e con lui le esigenze degli ascoltatori e del pubblico: adesso si punta molto sulla commercialità dei brani e non molto ai contenuti, oltre al fatto che molti artisti di oggi sono molto simili tra loro. Forse devo ancora lavorare sulla mia visione di “fare musica”, forse sono ancora un po “arretrata” in questo ambito o forse è tutta una questione di gusti… 

Progetti a breve e lungo termine?

Ho tanta voglia di fare, di lavorare e di scoprire fino a che punto posso spingermi. Al momento sto già lavorando ad un paio di progetti. Per il futuro non ho ancora grandi aspettative perché cerco sempre di mantenermi con i piedi per terra, posso solo sperare.

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