Con grande piacere diamo il benvenuto a Riccardo Mazzi , artista poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Forse è meglio così, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a Riccardo Mazzi , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, Riccardo Mazzi si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Riccardo Mazzi !
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica c’è sempre stata sin da quando ero molto piccolo, non c’è stato un giorno specifico in cui mi sono reso conto di avere questa passione ma sin dalla nascita ho sempre cantato/suonato.
“Riccardo Mazzi ” vogliamo sapere di più dei tuoi superpoteri…!
Io sono Riccardo Mazzi, ho 19 Anni e studio canto da quando ho 3 anni. Suono il violino al Conservatorio A. Peri di Reggio Emilia, la mia città e frequento a Modena la facoltà di Medicina.
Devo dire che è molto impegnativo portare avanti tutte queste strade contemporaneamente ed è importantissimo impegnarsi al massimo per continuare a perseguire i propri obiettivi.
Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro Forse è meglio così?
E’ nato da un racconto di un’esperienza personale ma si è sviluppato grazie anche all’aiuto di Davide Albarelli e di Massimo Scavo ispirandosi purtroppo alla triste realtà che ci circonda per quanto riguarda il tema della violenza di genere, ahimè più che mai attuale.
Il lavoro è accompagnato da un video?
No, solamente audio su tutti i digital stores.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
La creazione di un EP o di un Album é un’obiettivo che vorrei raggiungere il prima possibile, anche se ancora non ne è prevista la realizzazione nel breve termine.
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Sicuramente portare avanti un percorso artistico non è facile, io ho iniziato a studiare canto e a suonare il violino dall’età di 3 anni quindi molto presto. A volte però capita di imbattersi in determinate situazioni che possono essere demoralizzanti e che potrebbero farci cedere, l’importante è ricordarsi della propria passione e cercare di portarla avanti con tutte le proprie forze, superando le difficoltà.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Io amo molto la musica afroamericana degli anni ‘70/’80, artisti come Marvin Gaye, Michael Jackson, Stevie Wonder, EW&F ma ascolto qualsiasi genere musicale e ultimamente apprezzo molto anche l’R&B anni 2000 (sonorità alle quali si ispira questo brano) e artisti quali Craig David, Ne – Yo, Brian McKnight…
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho lavorato con alcuni dei musicisti più importanti d’Italia, facenti parte delle band di Mario Biondi, Gianni Morandi, Zucchero. Ho studiato con insegnanti del calibro di Cheryl Porter, Daniela Galli, Massimo Guidi ecc…
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Vorrei dare una mia interpretazione alle cose che mi circondano e che mi toccano profondamente, e spero che nel mio punto di vista da ragazzo di vent’anni si possano riconoscere e possano apprezzarlo più persone possibili.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Dal punto di vista di cover e inediti discografici, ho pubblicato il mio primo singolo nel 2022 dal titolo Fuori Luogo, poi da Dicembre 2022 ho intrapreso un progetto discografico con il mio gruppo IL GIARDINO DEI PINI, che si è sviluppato tramite la pubblicazione dell’Ep di Cover “DreamTime Sessions” e dei singoli UN SORRISO SULLA SABBIA, SE VORRAI e Take Time For Yourself. Per quanto riguarda i live, ho avuto la fortuna di girare diversi teatri negli anni sia con il progetto del gruppo dei Pini sia con spettacoli tributo a Michael Jackson ed Elvis Presley.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che ci siano delle cose interessanti ma che purtroppo a causa delle esigenze di mercato tutto il panorama discografico sia un po troppo uniforme, gli artisti sono sempre meno riconoscibili e sempre più omologati e penso che questo sia un’aspetto che fortemente si contrappone alla vera essenza dell’arte.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Vi Consiglierei di ascoltare anche il mio primo singolo Fuori Luogo e il nuovo singolo del mio gruppo IL GIARDINO DEI PINI, Take Time For Yourself.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
In programma ci sono sempre più concerti (Le date usciranno sui miei canali social) e soprattutto la pubblicazione a breve di diversi singoli originali, con la speranza di realizzare un disco di soli inediti al più presto.