Legru senza segreti, da Hanno riaperto le discoteche ai più interessanti retroscena!

Legru senza segreti, da Hanno riaperto le discoteche ai più interessanti retroscena!

Straordinaria intervista oggi alla band Legru, formazione poliedrica che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Hanno riaperto le discoteche, condividiamo con felicità l’intervista alla band Legru, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita dei componenti, la formazione Legru ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto alla band Legru!

Com’è nata la vostra passione per la musica?

Contemporaneamente a un’esigenza comunicativa e di condivisione, ma soprattutto dal bisogno di essere ascoltati, unito alla necessità in adolescenza di sentirsi parte di un movimento. Cosa meglio della forma d’arte per eccellenza? La musica, appunto.

“LEGRU” vogliamo sapere di più dei vostri superpoteri…!

Attraversiamo un periodo storico in cui tutti si sentono “fenomeni”, pronti a esibire le proprie speciali abilità. Non c’è bisogno di superpoteri, ma di normalità.

Come descriveresti la nascita di Hanno riaperto le discoteche?

Sono passati circa due anni dalla prima versione del brano, che vede la luce successivamente l’ultima fase di lockdown, dovuta alla crisi pandemica. Inizialmente è stato come un urlo di pieno petto, nel tentativo di esorcizzare il precedente periodo di difficoltà globale; in seguito, ha assunto diversi significati, abbracciando temi come l’inadeguatezza, la noia, ma anche l’amore. Naturalmente.

Il lavoro è accompagnato da un video?

Non nell’accezione classica del termine. Abbiamo deciso di procedere con la creazione di visuals; anche per lasciare più spazio all’immaginazione dell’ascoltatore.

È prevista l’uscita di un disco?

Confermo. Ancora non c’è una data fissata per la release, ma con tutta probabilità avverrà durante la prossima stagione autunnale.

Cos’è per voi l’arte, la musica?

Semplicemente il mezzo più potente che abbiamo per esprimerci al meglio; come detto in precedenza, per essere ascoltati e per creare connessioni con le persone.

Quali sono le vostre influenze artistiche?

Ciascuno di noi ha il suo background musicale, ma tendenzialmente vanno dal pop al punk, passando per sonorità urban.

Quali sono le vostre collaborazioni musicali?

Per il momento la persona con cui musicalmente abbiamo avuto il piacere di collaborare, se così si può dire, è Andrea (Pachetti), il nostro produttore artistico (360 Music Factory), il quale ha ricoperto un ruolo importante per la buona riuscita del nostro primo lavoro discografico.

Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?

E’ una domanda alla quale non saprei rispondere in maniera esaustiva. Sono diversi per ciascuna canzone e ci piace pensare che sia l’ascoltatore a codificarli, senza guidarlo troppo nell’ascolto, ma piuttosto concedendo una certa libertà interpretativa.

Parliamo delle vostre pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Senza esagerare con gli aggettivi, “HANNO RIAPERTO LE DISCOTECHE” rappresenta la nostra prima pubblicazione discografica, dalla quale parte tutto il nostro percorso di crescita. Riguardo le esibizioni live fino a oggi, ricordo con entusiasmo la partecipazione ad alcune rassegne musicali di spicco legate al territorio comasco come “Wow Music Festival” e “Lambrock”.

Un ottimo punto di partenza.

Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?

In continua evoluzione. Non abbiamo la presunzione di cambiare proprio nulla e guardiamo al futuro musicale nostrano con grande curiosità, cercando di diffondere la nostra proposta, nella speranza che anche solo una persona ci si possa ritrovare.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?

Potenzialmente, tutti quelli che faranno parte del disco d’esordio. Ogni canzone possiede un carattere distintivo, un mondo preciso, che pretende attenzione da parte di chi ascolta. In ottica temporale basterà aspettare circa un mese per la prossima pubblicazione; il nostro secondo singolo intitolato “Come Le Modelle”.

Quali sono i vostri sogni nel cassetto?

Li stiamo realizzando proprio ora.

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