Con grande piacere diamo il benvenuto alla band Parabola, formazione poliedrica che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Difendi, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista alla band Parabola, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita dei componenti, la formazione Parabola ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Alex La Gamba, Samuele Dalò, F. T. Kings, Ala Bianca Group, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto alla band Parabola!
Com’è nata vostra la passione per la musica?
LUDOVICA: Abbiamo storie molto diverse. Luca decise di imbracciare il suo primo basso un po’ per gioco. Iniziò a studiare all’età di 12 anni, dopodiché la sua passione crebbe a tal punto da formare svariate band in cui dar prova del suo talento, fino ad arrivare ai Parabola. Simone dimostrò passione per il suo strumento fin dalla tenera età, quando creava delle chitarre improvvisate utilizzando scatole di scarpe ed elastici. Io mi avvicinai alla musica da poco più che infante, prima con la danza, poi da ragazzina, entrando a far parte del coro parrocchiale.
Usate tre aggettivi (e perchè) per descrivere il progetto “Parabola”
LUDOVICA:
Puntigliosi: studiamo sempre tutto nei minimi dettagli, quasi in modo maniacale.
Viscerali: l’intensità è forse l’elemento predominante della nostra musica.
Poliedrici: la nostra curiosità ci porta sempre a fare cose diverse e nuove.
Come descriveresti la nascita di Difendi?
LUDOVICA: “Difendi” è nata un po’ per gioco, un po’ per la nostra voglia di sperimentare, durante quest’inverno, insieme al giovane producer F.T Kings, sotto la supervisione del nostro direttore artistico Nati. Abbiamo lavorato come sempre a Seveso (MB) presso i Phaser Studios di Andrea Cattaldo (Nati) e Daniele Fasoli, che si è occupato del mix, con la sua solita sapienza artistica e competenze tecniche. Nel bel mezzo della pandemia ci siamo ritrovati affamati di musica, e possiamo dire che questa nuova creatività e il lavoro in studio ci abbiano aiutati a mantenere il ritmo, nonostante la mancanza dei concerti.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
SIMONE: Abbiamo lavorato con il nostro regista Samuele Dalò al fine di creare un video che raccontasse metaforicamente il dramma dell’immobilità giovanile. Crediamo che musica e immagini vadano a pari passo.
È prevista l’uscita di un disco?
SIMONE: C’è sicuramente in programma l’uscita di nuovi singoli. Per un album o una raccolta decideremo in un secondo momento, poichè sentiamo che adesso è il momento giusto per noi di sperimentare e creare nuove contaminazioni.
Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la vostra storia, tutto il suo percorso!
SIMONE: Ci siamo conosciuti nel lontano 2012, quando freschi della nostra prima formazione abbiamo iniziato a suonare i brani dei nostri idoli – Iron Maiden, Led Zeppelin, ACDC ecc.. – nei principali locali dell’hinterland milanese. Allora, studiavamo ognuno privatamente il proprio strumento. Si sono susseguiti anni di duro lavoro. Ludovica perseguirà poi nel 2020 il diploma in canto moderno presso l’accademia NAM di Milano.
Quando iniziammo a scrivere brani originali, prendemmo parte a svariati contest (Emergenza Festival, Rock Targato Italia, Sanremo Rock, Rock in Park, New Experiences Rock, Rock on the Road Contest), così da calcare palchi noti come quello dell’Alcatraz, del Legend Club, del Tunnel Club e altri. A settembre 2020 inizia per noi la collaborazione con l’etichetta modenese Ala Bianca, con la quale abbiamo pubblicato “Difendi” e sono in programma tante novità.
Quali sono le vostre influenze artistiche?
LUCA: Siamo cresciuti con varie influenze, ma se pensiamo alle prime esperienze in sala prove, non possiamo fare altro che citare gruppi come gli Iron Maiden, Led Zeppelin, Nirvana, Metallica, System of a Down, Linkin Park, Red Hot Chili Peppers, Skunk Anansie, anche se la nostra voglia di sperimentare ci ha portati ben lontani dalle loro sonorità.
Quali sono le vostre collaborazioni musicali?
LUCA: Il nostro secondo singolo da indipendenti “Aria” vede la collaborazione del nostro amico e polistrumentista Ghilli Prati, il quale ha impreziosito il brano con cornamusa, violino e flauti irlandesi. Sono in programma nuove collaborazioni che riveleremo presto.
E le collaborazioni con Samuele Dalò, F. T. Kings, Ala Bianca Group nel lavoro in promozione?
LUCA: Samuele Dalò è il nostro regista ufficiale dagli esordi con il primo singolo “Smeraldo”. Ormai si è creata una grande sintonia tra di noi, lavorare insieme è sempre un vero piacere. Con F.T. Kings, invece, è stata la prima volta con “Difendi”, e siamo molto soddisfatti del risultato. Molto presto sveleremo un nuovo brano in collaborazione proprio con F.T. Kings, di cui siamo molto orgogliosi.
Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?
LUDOVICA: Fa sorridere, ma abbiamo un concetto abbastanza hippie della musica, perchè quello che scriviamo è sempre in funzione della pace, della libertà e dell’amore. Siamo convinti che si possa trarre positività anche da un testo pieno di parole di rabbia o di invettiva, perchè rabbia non vuol dire odio, e rivoluzione non vuol dire guerra.
Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?
LUCA: Appreziamo la musica in Italia, è in continua evoluzione. Ci piacerebbe che fosse data più visibilità a tutti quegli artisti che si spingono oltre la comfort zone del pop, ci sono tante cose belle e purtroppo nascoste.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
SIMONE: “Aria”, come suddetto, in featuring con il polistrumentista Ghilli Prati, è il nostro secondo singolo, un brano dal sapore pop-rock. Lo consigliamo soprattutto a coloro che vogliono comprendere meglio la nostra evoluzione artistica.
Come state vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
LUDOVICA: Continuiamo a prendere il meglio da questa situazione, cercando sempre di vedere gli ostacoli come fonti di nuove opportunità di rinnovamento. Non possiamo negare che la pandemia abbia influito sul nostro percorso e sulle nostre idee.
Quali sono i vostri programmi futuri?
SIMONE: Abbiamo del materiale inedito che snoccioleremo poco alla volta, siamo curiosi di vedere come il frutto della nostra sperimentazione verrà accolto dal pubblico. Ci stiamo anche preparando per un ritorno sui palchi, ma non possiamo ufficializzare niente ancora.