Diamo oggi il benvenuto alla band Noveis, formazione poliedrica che sta spopolando in radio e in streaming. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Mille figure di plastica, leggiamo con curiosità l’intervista alla band Noveis, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita dei componenti, la formazione Noveis ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Sorry Mom, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto alla band Noveis!
Com’è nata la passione per la musica?
La passione c’è sempre stata, la voglia di formare una band è nata verso la metà degli anni 90.
Cosa significa e com’è nato il nome NOVEIS, il suo sound?
É una località. Il nome l’avevamo preso in prestito, quando pensavamo di formare una tribute band degli Oasis. Poi di quell’idea sono rimasti inizialmente solo il wall of sound e l’ispirazione dei primi pezzi scritti.
Continuo ad osservarli, specialmente Noel, ma credo che il cordone ombelicale si sia spezzato da tempo e i pezzi suonano, nel bene o nel male, Noveis. Con l’ultimo singolo abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti.
Come è stato concepito il lavoro Mille Figure di Plastica?
Durante il lockdown ho avuto un po’ più di tempo a disposizione, così ho messo giù una decina di pezzi e “Mille Figure di Plastica” si può dire che si è scritta da sola, era la più pronta, sono servite solo un paio limature del testo nei mesi successivi. Nella fase di pre produzione a distanza, avevamo da subito le idee chiare su come avrebbe dovuto suonare, infatti le registrazioni sono state molto veloci.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
No non è estratto da un album, piuttosto ci piacerebbe facesse parte di un qualcosa di più ridotto, come ad esempio un Ep di 4/5 pezzi.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Tanta gavetta… Capiamoci, non ci sentiamo per niente arrivati, dico solo che nel nostro piccolo di chilometri ne abbiamo macinati e di esperienze ne abbiamo fatte. Quando abbiamo deciso di fare pezzi nostri ci siamo messi in gioco fin da subito e non nel cortile sotto casa per farci dire bravi da amici e parenti.
Quali sono le influenze artistiche?
Come dicevo sono partito guardando gli oasis e poi mano a mano il songwriting è stato influenzato da tutti i componenti che si alternavano nella band ed è tutt’ora così.
Quali sono le collaborazioni musicali?
Ci sono una serie di musicisti/amici che ruotano intorno ai noveis e che collaborano con noi, sono stati preziosi soprattutto nella fase di preproduzione dell’ultimo singolo.
E la collaborazione/i con Sorry Mom nel lavoro in promozione?
Abbiamo firmato con loro alla fine del 2019 e ci hanno seguito nella promozione del secondo singolo “La Mia Vita”, tratto dall’ultimo album.
Nonostante un 2020 infausto hanno spinto alla grande il pezzo, ma è con questo singolo che la sinergia ha raggiunto i massimi livelli, sin dalla scelta del brano. Siamo molto contenti e ci aspettiamo grandi cose.
Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la musica?
Dipende dall’età in cui ti trovi: all’inizio si scriveva di momenti di spensieratezza, di bevute, di voglia di riscatto. Se continuassi a scrivere su quelle tematiche sarebbe patetico. Ho una certa età e me ne accorgo soprattutto dal tempo che ci metto a ripigliarmi da una sbronza!
Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Ti dico il mio podio personale: Rolling Stone 2004, Lennon Festival 2019, Londra 2014.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Cosa ne penso? Darei più spazio ai Noveis.. Scherzo, dovrebbero esserci più luoghi e occasioni dove band con brani inediti possano far sentire la propria musica. Quando si ripartirà ai blocchi di partenza ci saranno migliaia di band e i posti per suonare saranno pochissimi con il rischio di dar priorità a cover e tribute band.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
Qualsiasi brano contenuto nell’album precedente “Il mondo non è un posto silenzioso”
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Ho cercato di prendere quello che c’era di buono: ho più tempo per scrivere e curare le nuove idee, più tempo per stare con la mia famiglia.
Quali sono i programmi futuri?
Promuovere e spingere “Mille Figure di Plastica”, sperando di farlo sentire dal vivo il prima possibile.