Sta già riscuotendo ampi consensi il suo più recente inedito, chiamato proprio “Il 2020”. Accompagnato da Grey Light Records, il cantautore che abbiamo il piacere di accogliere oggi, ci racconta la sua versione di un degli anni più controversi, drammatici e sconvolgenti per l’umanità. Da ottimo e sensibile artista, Daniel Greco, si racconta a noi con tutta la sua umanità e talento. Ringraziandolo per il tempo che ci ha concesso, leggiamo con grande piacere e onore le parole di un personaggio genuino e profondo, ricco di sfaccettature, poliedrico e che è entrato nel cuore di decine di migliaia di fan, come attestano i suoi profili social e la sua presenza sui network televisivi. Noi facciamo già il tifo per lui e apprezziamo già la sua arte!
Com’è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica nasce in tenera età quando obbligavo mia madre a comprarmi al mercato le musicassette dei miei cantanti preferiti. Ricordo che passavo ore ed ore in macchina di mio padre (non avevo ancora un lettore cd o stereo personali avendo 7/8 anni) ad ascoltare i miei beniamini cantando le loro canzoni all’infinito.
Come è stato concepito il brano “Il 2020”?
È nato a settembre. Volevo raccontare quest’anno nefasto dando però al sound una goliardia che mi caratterizzasse e che esprimesse tutta la leggerezza che è mancata in questo pesantissimo anno. L’ho scritta in 1 ora, nonostante avessi altre canzoni sotto mano, forse anche più “forti” musicalmente parlando, sapevo che era questa la canzone che mi avrebbe rappresentato più di tutte.
Pensi di pubblicare altri brani che assieme a “Il 2020” raccoglierai in un album?
Ho un po’ di canzoni pronte, una diversa dall’altra proprio perchè non amo ripetermi, non amo precludermi la possibilità di sperimentare, avere “una sola faccia” e scegliere sempre e solo la strada più facile. Dopo tanti video di parodie musicali, spero che la possibilità di esprimermi anche attraverso la musica inedita duri per tanto tempo e spero di poterlo fare con tante, tantissime canzoni !
Come nascono i tuoi videoclip?
A volte da pura folgorazione momentanea, a volte capto il trend del momento, la notizia di attualità virale o il tormentone musicale del periodo e li lego assieme ideandoci un video su che richiederà molto lavoro di girato e montaggio perchè ho una mente hollywoodiana che però si scontra coi mezzi fai da te che ho (rido da solo).
E le tue parodie musicali?
Idem per le parodie musicali, quasi sempre goliardiche ma in alcuni casi anche con un messaggio ben preciso, cerco a mio modo di dare sempre qualche “lezione” personale combattendo contro il pensiero discriminatorio o ignorante che aleggia troppo spesso su chi popola questo mondo complesso che sono i Social.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Collaboro con un meraviglioso produttore con cui ho avuto modo di lavorare per uno spettacolo teatrale quando ero più piccolo ed è stato strano e allo stesso tempo molto rassicurante ritrovarmelo davanti in questo progetto. Mi fido ciecamente di lui. Per quanto riguarda altri artisti, per ora ancora nessuna collaborazione, sono al mio primo inedito, ma se dovessi sognare in grande, grandissimo, un giorno spero di poter cantare anche solo un Buongiorno con Giorgia, la considero la più grande cantante italiana di sempre e mia personale insegnante inconsapevole di canto. La venero!
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere con la tua arte?
Leggerezza e autoironia. Credo che l’autoironia sia la più grande arma che si possa avere contro chi vuole ferirti. Se impari a prenderti in giro da solo togli il potere di ferirti agli altri e questa è la mia filosofia di vita. Sui social poi c’è davvero troppa gente che si prende sul serio e che vuole insegnare la vita agli altri spesso dimenticandosi che la vita vera è altrove e non su Facebook o Instagram appunto. Serve molta molta molta più leggerezza a questo mondo ed io spero nel mio piccolo di contribuire a spargerne in grandi quantità coi miei video e il mio lavoro in generale.
Raccontaci le tue pregiate esperienze di partecipazioni a manifestazioni volte a sensibilizzare l’inclusione e l’eguaglianza sociale?
Quando ho iniziato a pubblicare video sui social non mi aspettavo nulla. Nel giro di due anni mi sono ritrovato a presenziare come “padrino” ai più grandi e importanti Pride italiani. è stato un sogno che si è avverato. Nonostante oggi ci sia una grande apertura verso il mondo lgbtqi la strada da fare è ancora lunga e attraverso il mio lavoro sul web ho sempre cercato di mandare messaggi chiari di accettazione verso se stessi e verso gli altri. Molti ragazzi giovani mi scrivono spesso che grazie al mio modo libero di vivere o ai messaggi che ho mandato in alcuni dei miei video, hanno trovato il coraggio di fare coming out in famiglia. Per quanto mi riguarda questa è stata la mia vittoria più grande. È come se avessi in parte guarito il piccolo Daniel che vive ancora dentro di me e che in quella fase delicata della sua vita avrebbe avuto bisogno di qualcuno che gli dicesse che non c’era nulla di sbagliato in lui, che l’amore è amore, può cambiare forma, ma mai il contenuto.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
All’inizio è stata un’occasione per buttarsi a capofitto nella produzione di video, parodie, progetti messi da parte proprio per la grande quantità di tempo che avevo a disposizione solo soletto in casa. Oggi posso dire da persona e artista (che paura definirmi da solo così) che mi manca il palco, mi mancano le luci, mi mancano gli abbracci, manca il pubblico, manca tutto. È difficile per la nostra categoria, difficilissimo. Bisogna tenere duro e pensare positivo, so che sembrerà una frase fatta, ma la positività è l’unica arma che abbiamo contro il più grande nemico di noi stessi: la nostra mente.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
abbracciare tutttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e mai smettere di lavorare per migliorarmi, esprimermi e condividere quello che credo sia il mio talento con chi ha il piacere di segurmi, che sia coi video comici, con le parodie o con la mia musica inedita.
Daniel Greco ci racconta il suo 2020