Intevista ad Eva Capomagi

Eva Capomagi, 1995, vive a Polverigi, un piccolo paesino della provincia di Ancona, ed è una giovane artista che fin da bambina, grazie al dolcissimo nonno Serafino, si innamora delle note, intraprendendo un brillante percorso artistico. Dall’età di 15 anni, quando partecipa con un brano inedito “Aperitivo”, comprende che la musica può essere il suo lavoro e la sua passione della vita: da quel momento ottiene importanti risultati e riconoscimenti. Si esibisce all’Arena di Verona con “Febbre”, come finalista del Festival Show 2017 e nello stesso anno viene scelta da Mogol durante il concorso “Music Gallery”, come vincitrice di una borsa di studio presso il CET. Vincitrice del “Premio Gianni Ravera, una canzone per sempre” si esibisce in tutta Italia, collaborando col Maestro Michele Pecora. Prima classifica dal Festival di Rimini 2019, oggi è impegnata con “I nostri passi” singolo in rotazione radio e streaming da novembre di quest’anno.

 

Grazie per il tuo prezioso tempo e disponibilità Eva, raccontaci com’è nata la tua passione per la musica?

 

Diciamo che la musica è stato da sempre il “leitmotiv” della mia vita, in quanto sono stata circondata da amanti della musica a 360 gradi.

Uno su tutti mio nonno che mi ha insegnato ad amare quest’arte fantastica che è la musica, mi portava a vedere le operette, i concerti e quando eravamo insieme cantavamo canzoni di ogni genere.

Ho iniziato, da prima, a studiare musica nella banda del mio paese, intraprendendo lo studio del flauto traverso, avevo 5 anni. Poi all’età di 8, i miei genitori mi hanno iscritto in una scuola di canto per placare i continui concerti casalinghi “in loop”

 

Come è stato concepito il singolo “I nostri passi”?

 

Era da tanto tempo che volevo realizzare un brano dedicato a mio nonno che, come ho detto sopra, è stata la persona che mi ha insegnato ad amare quest’arte fantastica che è la musica.

Mi ha sempre sostenuto in questa mia passione, spronato ad andare avanti per inseguire questo sogno.

Un bel giorno Il destino ha voluto che incontrassi Raffaele, un autore fantastico.

Ho parlato con lui di questo forte legame che avevo con mio nonno e, prendendo spunto dal mio racconto e dalla mia storia, ha scritto “I nostri passi”. La prima volta che l’ho ascoltato ho pianto come una fontana, era proprio come lo immaginavo. Lui mi ha capita al volo e ha messo in musica le emozioni che gli ho raccontato, il mio vissuto.

 

Quali sono le tue influenze artistiche?

 

mi piace spaziare nell’ascolto di diversi generi musicali, quindi diciamo che ho influenze artistiche varie. Cerco di ascoltare un po’ di tutto proprio per avere un bagaglio musicale tale da poter avere la mia identità, e far si che chi mi ascolta già dopo pochi secondi possa dire…questa è EVA!

Ci sono poi artisti che ascolto di più come ad esempio Marco Masini e Fabrizio Moro, che sono tra i miei cantanti e autori preferiti.

 

 

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Attualmente collaboro con l’etichetta Yourvoice Records di Marco Giorgi e con l’autore Raffaele Ciniero.

 

Raccontaci le tue pregiate esperienze del CET o del premio Gianni Ravera, per citarne alcuni

 

Beh l’esperienza al CET di Mogol è stata a dir poco favolosa. È come entrare in punto di piedi nel tempio della musica. La cosa bella è che al CET respiri musica in ogni momento della giornata e, per chi come me ha questa grande passione, è un “regno incantato”. I professori che ti seguono durante il percorso sono speciali, devo ringraziare infatti le docenti Carlotta Scarlatto e Laura Valente, per avermi fatto scoprire una parte di EVA che neanche io conoscevo. Questa esperienza oltre ad arricchirti professionalmente, ti arricchisce anche umanamente: nascono amicizie favolose, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, e in più condividere un percorso con persone che hanno la tua stessa passione è molto stimolante ed estremamente divertente… non capita tutte le sere  di cantare e suonare tutti insieme come una grande famiglia!

Allo stesso modo l’esperienza del Premio Gianni Ravera è stata stupenda. Essere presentati dal grande Fabrizio Frizzi e condividere il palco con grandi della musica come Fausto Leali, Iva Zanicchi, Marco Masini, Michele Zarrillo e altri non ha prezzo. Inoltre onorata di essere stata accompagnata dall’Orchestra Mediterranea di Michele Pecora con cui ho avuto anche la possibilità di collaborare per diverso tempo.

 

 

 

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?

 

Parlando da artista è scontato dire che mi manca salire su un palco, cantare, fare musica e trasmettere emozioni al pubblico. È da marzo che ci troviamo in questa situazione purtroppo, sono passati tanti mesi, e a parte qualche serata musicale estiva in cui abbiamo potuto approfittare per stare all’aria aperta, non sono state molte le occasioni per cantare. Allo stesso modo mi manca stare con gli amici e parenti in allegria, con spensieratezza, potersi abbracciare, stringersi la mano senza aver paura di doversi ammalare. Sicuramente però non mi sono fermata, artisticamente parlando, e oltre all’uscita del singolo” i nostri Passi”, ho ideato uno show musicale chiamato “Coronaquiz”.

In pratica due volte alla settimana facevo delle dirette Facebook in cui le persone potevano partecipare collegandosi alla diretta e rispondendo nei commenti. Per ogni sera decidevo due cantanti misteriosi e durante la serata davo tutti indizi inerenti questi cantanti, e il “pubblico” doveva indovinare rispondendo nei commenti.

Ho deciso poi di coinvolgere le attività commerciali del paese, che mettevano in palio un premio per le persone che indovinavano.

Mi ha fatto piacere ricevere anche due video messaggi di saluti da due cantanti italiani che sono Michele Pecora e Silvia mezzanotte.

Diciamo che è stata un’iniziativa sia per far passare un’oretta di svago alle persone, sia per far conoscere le attività locali e incentivare all’acquisto.

Infine, sono rimasta molto contenta, perché ho ricevuto un grande affetto del pubblico che aspettava sempre con ansia le varie serate partecipando molto attivamente.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

 

Il progetto che al il momento mi sta più a cuore è quello di portare avanti la collaborazione con Your voice Records e con Raffaele Ciniero, per poter pubblicare un EP magari entro la fine del 2021, infatti ci siamo già messi a lavoro per la produzione di un nuovo singolo. Poi più che un progetto, il più grande sogno nel cassetto è quello di riuscire a calcare l’immenso palco dell’Ariston di Sanremo…incrociamo le dita!

http://www.ilblogdiandrea.com/2020/12/eva-capomagi-giovane-e-sensibile.html

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